Demo Day Bravo Innovation Hub: Open Stage e Displaid sono le migliori startup dei due Programmi di Accelerazione

Davanti a una giuria di investitori selezionati, le 20 startup accelerate hanno presentato i risultati di sviluppo sul mercato e le prospettive di crescita: dopo il percorso intensivo di 3 mesi, il parco clienti complessivo delle imprese è aumentato del 25%, a dimostrazione dell’efficacia del programma nell’accompagnamento al “go-to-market”.

Nella cornice di Palazzo Guerrieri si è tenuto il Demo Day di “Bravo Innovation Hub Brindisi”, l’evento conclusivo dei due programmi di accelerazione nei settori “Turismo, cultura, wellness e sostenibilità” e “Tecnologie per transizione 4.0”.

“Bravo Innovation Hub” è il programma del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) e di Invitalia dedicato alle imprese più innovative e realizzato nell’ambito dell’Asse VI del PON IC 2014-2020-REACT EU ed è alla sua terza edizione, dopo i successi dei programmi “+Turismo +Cultura” e “Agrifood”. L’edizione 2023 si è svolta a Brindisi e ha visto la partecipazione di 20 startup selezionate da Invitalia nei due verticali di riferimento. Le imprese hanno ottenuto un contributo “equity-free” di 20 mila euro e partecipato a un programma di accelerazione intensivo di 3 mesi, gestito da LVenture Group, CETMA e The Qube e finalizzato ad accelerare il loro sviluppo sul mercato.

Le startup, che hanno concluso con successo i 2 programmi di accelerazione, hanno presentato i risultati ottenuti durante il programma ed esposto le prospettive di crescita. Durante l’evento, una platea selezionata di investitori ha indicato le migliori 2 startup dei programmi. A trionfare nella categoria “Turismo, cultura, wellness e sostenibilità” è stata la startup Open Stage mentre Displaid si è aggiudicato il premio degli investitori nella categoria “Tecnologie per transizione 4.0”.

Bravo Innovation Hub ha contribuito a dare un “boost” sul mercato alle 20 startup, come confermato dalla crescita del loro parco clienti aggregato, che in tre mesi ha fatto segnare il +25%, per un fatturato complessivo delle imprese oggi superiore ai 4 milioni e 300 mila euro. Il percorso di accompagnamento alle startup di Bravo Innovation Hub ha generato, inoltre, un impatto economico e sociale sul territorio. Sono 5 le startup che hanno visto il rientro in Italia di talenti con esperienze all’estero, mentre il 70% delle imprese accelerate è operativo in Regioni del Centro-Sud. Grande attenzione è stata data anche ai temi della sostenibilità , con 12 startup su 20 (il 60%) con soluzioni innovative o modelli di business in grado di produrre effetti positivi su almeno uno dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs), mentre complessivamente sono 7 su 17 gli SDGs raggiunti dalle startup. I programmi di accelerazione Bravo Innovation Hub Brindisi si sono svolti in 12 workshop verticali, sui temi fondamentali per la crescita d’impresa e ha visto l’erogazione di oltre 600 ore di formazione. Le startup hanno potuto approfondire le loro specifiche esigenze in 6 appuntamenti dedicati con gli esperti del programma, ottenendo un assesment personalizzato e rafforzare le connessioni per la loro crescita attraverso due eventi dedicati, Benchmark Day e Open Innovation Day. Questi appuntamenti hanno visto le startup confrontarsi con corporate e scale-up tra cui Intesa Sanpaolo, Booking.com, LybraTech ed Epicode e il coinvolgimento di Confindustria Brindisi, Confindustria Taranto e CNA Brindisi. Le startup che hanno presentato le loro soluzioni innovative durante il Demo Day di Bravo Innovation Hub Brindisi sono le seguenti.

Programma “Turismo, cultura, wellness e sostenibilità”:

Creative Harbour, startup che aiuta i remote workers a vivere e lavorare all’estero, offrendo pacchetti viaggi e network di strutture ricettive pensate ad hoc;

Orma Guides, startup che ha sviluppato un’app per il turismo responsabile dedicata all’esplorazione consapevole della città che valorizza realtà sostenibili e ad impatto sociale;

Unexpected Italy, ecosistema dedicato al viaggio che seleziona, mappa e profila i migliori business indipendenti e sostenibili italiani per il turismo territoriale;

ART, startup che permette a musei, siti archeologici, studi di architettura e organizzatori di eventi di creare in autonomia esperienze olograEiche immersive e personalizzate;

Ruralis, startup che offre un servizio di gestione digitale di case vacanza nelle aree interne d’Italia, facilitando la gestione ai proprietari e promuovendo lo sviluppo sociale;

Smartway, startup che organizza esperienze “on-site” per remote workers nei borghi italiani, con l’obiettivo di massimizzare l’impatto socio-economico sul territorio;

Treepli, startup che ha sviluppato una piattaforma che facilita la condivisione di itinerari di viaggio, facilitando la loro replica e la vendita di servizi di operatori del settore;

MeeTravel, social network che facilita il contatto con viaggiatori e che, grazie a un algoritmo AI proprietario, permette la scelta del compagno di viaggio ideale;

Mountain Maps, la prima app per l’escursione in montagna basata sull’intelligenza artificiale generativa che permette di consigliare il percorso adatto all’utente;

Open Stage, totem che si prenota con un’app e consente di realizzare un vero evento live in spazi pubblici e privati, mettendo a disposizione degli artisti tutta l’attrezzatura.

Programma “Tecnologie per la transizione 4.0”:

Agridatalog, spin-off dell’Università di Bari che ha sviluppato una soluzione innovativa software e hardware per massimizzare i risultati in agricoltura, evitando lo spreco di risorse;

Omnienergy, startup che sviluppa soluzioni di Intelligenza ArtiEiciale per aumentare l’efficienza della produzione da fonti rinnovabili e del mercato dell’energia;

Preinvel, startup che ha ideato il primo Eiltro Eluidodinamico che, senza l’ausilio di dispositivi meccanici o elettrici, depura l’aria riducendo le emissioni inquinanti;

Pythagor, startup che ha sviluppato un software che calcola il fatturato di bar e ristoranti e fornisce statistiche per lo sviluppo dell’economia locale,

Seozen, startup che fornisce strumenti SEO innovativi e supporto personalizzato per l’analisi dei competitor, l’ottimizzazione dei siti web e l’incremento delle vendite online;

Èlevit, startup che produce una tecnologia “touch-on-glass” per stabilire un nuovo standard di interfaccia hardware e innovare l’interazione dei consumatori con i prodotti;

Barter, startup che ha creato una soluzione per l’efEicientamento dei processi di magazzino attraverso tool tecnologici automatizzati;

Displaid, startup che rivoluziona la gestione di ponti e viadotti attraverso sensori e un servizio di monitoraggio “as-a-service” per la manutenzione predittiva;

CarBuddy, startup che gestisce il ritiro, la consegna e la manutenzione dei veicoli tramite una piattaforma che connette utenti e centri di assistenza convenzionati;

Recivu, app per smartphone che permette di eliminare gli scontrini cartacei, attraverso l’emissione dello scontrino digitale, fornendo ai negozianti uno strumento di marketing.

La startup ReLearn chiude un round di investimento seed da 1 milione di euro

ReLearn, startup “cleantech” italiana attiva nel settore della gestione dei rifiuti ha chiuso un importante round di investimento seed da 1 milione di euro.

La startup è stata accelerata nel 2^ programma di ZERO l’Acceleratore della Rete Nazionale CDP Venture Capital Sgr dedicato al CleanTech che ha continuato a sostenerne la crescita attraverso questo follow on partecipato anche da da LVenture Group, LA4G – Luiss Alumni for Growth, Club degli Investitori, Feel Venture e Sensible Capital.

ReLearn, sin dalla sua fondazione, ha dimostrato una notevole capacità di innovazione e un impegno costante nel settore cleantech. Dopo il percorso nell’Acceleratore Zero, lanciato da CDP Venture Capital e dal main partner Eni assieme a LVenture Group ed Elis e sostenuto dai corporate partner Acea, Maire Tecnimont, Microsoft e Vodafone, la startup è stata sostenuta anche da B4i  (Bocconi 4 Innovation), ha ricevuto riconoscimenti di rilievo a livello internazionale, tra cui l’ambito “European Social Innovation Prize – Horizon 22” dell’Unione Europea. 

“I risultati raggiunti fino ad oggi sono un orgoglio per tutto il team di ReLearn. Gli sforzi che compiamo ogni giorno sono l’esempio della dedizione che mettiamo nel nostro lavoro. Gli investitori, con la loro competenza e con il loro impegno, hanno sempre lavorato in sinergia con noi e continueranno ad occupare un ruolo fondamentale per la crescita di ReLearn” – ha dichiarato Riccardo Leonardi, CEO e uno dei fondatori di ReLearn – “Il nostro lavoro ha un obiettivo preciso: trasformare i rifiuti in una risorsa preziosa, sensibilizzando le persone ad una gestione consapevole di questi ultimi.”.

Giulio Montoli, Head of Pre-Seed Investments di LVenture Group: “ReLearn sviluppa soluzioni innovative per il waste management che possono accelerare concretamente i processi di economia circolare, incrementando il riciclo ottimale dei rifiuti e la loro conseguente riduzione. Siamo convinti che gli investimenti in startup cleantech rivestano un ruolo cruciale nella sfida per la transizione ecologica, generando un impatto economico e sociale. Complimenti al team di ReLearn per il percorso avviato con l’acceleratore Zero, siamo felici di poterli supportare ulteriormente nella loro crescita“.

Con l’importante finanziamento appena ottenuto, ReLearn è ora pronta a compiere passi significativi verso una crescita più rapida e sostenibile sul mercato. La missione di ReLearn è semplice, ma significativa: utilizzare l’intelligenza artificiale per trasformare i rifiuti in una risorsa. Questo obiettivo viene perseguito attraverso il monitoraggio e la sensibilizzazione delle comunità aziendali e cittadine riguardo alla gestione dei rifiuti. 

Al centro delle soluzioni tecnologiche di ReLearn c’è NANDO, un sofisticato sistema di intelligenza artificiale progettato per monitorare e analizzare la produzione di rifiuti. NANDO raccoglie dati dettagliati sulla quantità e sulla qualità della raccolta differenziata, offrendo consigli mirati su come ridurre e riutilizzare i rifiuti prodotti. Questi dati vengono elaborati e presentati in una dashboard di monitoraggio che consente ai clienti di valutare e ridurre il loro impatto ambientale legato alla produzione dei rifiuti. Inoltre, NANDO utilizza queste informazioni per coinvolgere e sensibilizzare le comunità, attraverso strategie gamificate, mirate alla riduzione e al riutilizzo dei rifiuti. 

Con l’investimento di 1 milione di euro appena raccolto, ReLearn è pronta a espandersi in nuovi mercati. La startup mira a consolidare la sua posizione in Europa, nel Regno Unito e nell’ampio settore della gestione dei rifiuti. Tra i suoi obiettivi futuri c’è l’espansione del proprio team e l’affermazione di NANDO come strumento di riferimento per raggiungere l’ambizioso obiettivo dello “Zero Waste”. 

In un’epoca in cui la consapevolezza ambientale è in costante crescita, ReLearn vuole posizionarsi come un attore di primaria importanza nella promozione della gestione responsabile dei rifiuti. La soluzione dei problemi ambientali parte da una corretta raccolta dei dati e dal loro monitoraggio: ReLearn è determinata a giocare un ruolo chiave in questa sfida cruciale. Con il supporto di investitori di rilievo e una chiara missione, ReLearn è pronta a contribuire a un futuro più sostenibile per tutti.

CGIAR Accelerate for Impact Platform e LVenture Group stringono una partnership per supportare le startup Agrifood Tech e Climate Tech

CGIAR Accelerate for Impact Platform (A4IP) – un’iniziativa promossa da Alliance of Bioversity International e CIAT (CGIAR) – e LVenture Group annunciano la firma di un Protocollo D’intesa per la co-progettazione e il lancio di iniziative volte a selezionare, accelerare e finanziare startup early-stage nei settori agrifood tech e climate tech.

 

L’agricoltura e i sistemi alimentari si trovano ad affrontare numerose sfide a livello globale, tra cui l’aumento della popolazione mondiale, i cambiamenti climatici e l’uso irresponsabile delle risorse naturali. Fare leva sulla ricerca scientifica e l’innovazione in questo ambito è fondamentale per garantire un futuro sostenibile, sano e prospero. Dall’agricoltura di precisione alle piante in grado di resistere alle malattie o alla siccità fino all’innovazione biotecnologica, alimentare e alla nutraceutica, sono numerose le soluzioni che possono aprire la strada a una nuova fase dell’agricoltura e aiutare il mondo a produrre in modo sostenibile alimenti più nutrienti, utilizzando meno energia, acqua e plastica e producendo meno rifiuti. L’interesse per il settore agrifood tech è in rapida crescita. Solo nel 2022, gli investimenti globali in startup food tech e agri tech hanno raggiunto i 29,6 miliardi di dollari, anche se diminuiti del 44% rispetto all’anno precedente1 . Sebbene la contrazione degli investimenti è stata dovuta anche ad operazioni di minore valore, il numero totale deal conferma il crescente interesse per le biotecnologie applicate all’agricoltura, la bioenergia, i biomateriali, i software per la gestione delle aziende agricole, soluzioni IoT e nuovi sistemi di coltivazione.

Gli investimenti in startup presenti sul mercato non sono l’unico fattore da valutare per la crescita del settore. Per sfruttare efficacemente l’intero potenziale di trasformazione che le soluzioni e gli investimenti in ambito agritech possono offrire, è fondamentale creare solide partnership per il loro sviluppo. Il coordinamento e la combinazione delle competenze e delle risorse di diversi attori in questo settore, è la chiave per moltiplicare le possibilità di successo.

Oggi CGIAR Accelerate for Impact Platform (A4IP) e LVenture Group annunciano la firma di un Protocollo D’intesa con l’obiettivo di accelerare e investire in nuove iniziative imprenditoriali attraverso la creazione di un network che metta in contatto scienziati ed esperti del settore, promuova la condivisione delle conoscenze e crei un ecosistema di supporto all’innovazione in ambito agrifood tech e climate tech. Questo network vedrà i partner unire i propri punti di forza per promuovere la sicurezza alimentare e guidare la trasformazione dei sistemi alimentari attraverso le innovazioni scientifiche.

Questo accordo risponde anche all’interesse crescente nel settore agrifood tech e climate tech, ad esempio in Italia attraverso la Fondazione Agritech2 , e nel Regno Unito, dove l’Agenzia Innovate UK3 sta integrando diversi centri agritech nazionali per promuovere un approccio intersettoriale più forte. Queste iniziative mirano a migliorare i risultati del settore agritech attraverso l’innovazione, la commercializzazione, la sperimentazione e la ricerca.

CGIAR A4IP mette a disposizione la vasta esperienza del CGIAR nella ricerca in agricoltura e la sua capacità istituzionale di affrontare le sfide dello sviluppo. LVenture Group è uno degli investitori pre-seed e acceleratori di startup più attivi nel Sud Europa, nonché un attore chiave nell’ecosistema nazionale dell’innovazione.

Mettendo a fattor comune, competenze e reti condivise, CGIAR A4IP e LVenture Group lavoreranno per creare un ecosistema favorevole per l’innovazione dove le startup possano prosperare, perfezionare le loro idee e sviluppare le loro soluzioni in ottica di scalabilità. Questa partnership farà da catalizzatore dell’innovazione per lanciare soluzioni alle sfide più urgenti nel campo dell’agricoltura e della sicurezza alimentare.

“Siamo entusiasti delle opportunità offerte da questa collaborazione. Insieme, vogliamo agire come facilitatori dell’ecosistema, consentendo alle startup di raggiungere nuovi traguardi e di avere un impatto duraturo sul panorama agritech e climate tech. La collaborazione con LVenture Group e l’accesso al suo network nell’ecosistema italiano dell’innovazione ci fornisce competenze, reti e risorse complementari, che ci porteranno a contribuire a un futuro più sostenibile e resiliente per l’agricoltura”, afferma Gianpiero Menza, Senior Manager, Partnerships and Innovative Finance di Alliance/CGIAR.

“Siamo molto soddisfatti di poter annunciare la nostra partnership con il CGIAR, con cui condividiamo l’obiettivo di affrontare alcune delle sfide più urgenti per il futuro, come la crisi climatica e la sostenibilità alimentare. Sfruttando le nostre competenze e il nostro network, intendiamo creare una piattaforma ideale per lanciare startup ad alto potenziale, accelerarne la crescita e lo sviluppo e promuovere la cultura dell’innovazione e la fiducia nelle grandi potenzialità della tecnologia”, dichiara Antonella Zullo, Head of Innovation and Corporate Venturing di LVenture Group.

Scopri di più su uno dei primi risultati di questa collaborazione: l’evento “Developing and Deploying Agri-Food and Climate Tech Innovations: The Role of Technology Transfer”, dedicato ai meccanismi come strumenti per lo sviluppo di ecosistemi imprenditoriali, per valorizzare giovani talenti, attrarre investimenti, potenziare la competitività delle imprese e promuovere lo sviluppo.

Leggi il blog e guarda la registrazione dell’evento.

ARGO DEMO DAY | Presentate a Venezia le Startup selezionate per portare il Turismo nel futuro

Dal telepass per il tracciamento di ingressi e uscite delle imbarcazioni dai porti, alla piattaforma dedicata alle guide di avventure sportive, passando per il servizio di trasporto aereo privato in stile Uber che rende più economico il volo, fino alla piattaforma che permette di scegliere esperienze outdoor a diretto contatto con la natura: sono alcune delle sette soluzioni innovative sviluppate dalle startup presentate oggi durante il Demo Day di Argo, l’evento conclusivo della prima edizione del programma di accelerazione. Argo, è l’acceleratore traveltech della Rete Nazionale CDP, nato su iniziativa di CDP Venture Capital insieme al Ministero del Turismo e insediato a Venezia. L’acceleratore è gestito da LVenture Group e VeniSIA (Università Ca’ Foscari Venezia) ed è sostenuto dai main partner Intesa Sanpaolo e Intesa Sanpaolo Innovation Center (centro di competenza del Gruppo bancario a supporto dello sviluppo delle startup e dell’ecosistema dell’innovazione), dal corporate partner Human Company e dal partner tecnico Scuola Italiana di Ospitalità. L’obiettivo di Argo è quello di lanciare circa 30 startup nei settori del turismo e dell’ospitalità nei prossimi tre anni per accelerare la transizione digitale e la sostenibilità di un settore cruciale per l’economia italiana.

Le sette startup che hanno concluso con successo la prima edizione di Argo hanno ricevuto un investimento pre-seed da parte di CDP Venture Capital e LVenture Group e cinque di queste hanno ottenuto un ulteriore contributo a fondo perduto erogato dal Ministero del Turismo. Il Demo Day di Argo si è tenuto a Venezia, con la prima parte presso la sede di SerenDPT ed a seguire lo showcase delle startup presso gli spazi di VeniSIA, l’ecosistema di innovazione sostenibile di Università Ca’ Foscari Venezia, che per l’occasione ha inaugurato una nuova sede nel complesso ex Herion all’Isola della Giudecca, una struttura di più di 200 metri quadrati con spazi accessibili alla comunità di giovani talenti e startup nazionali e internazionali.

«Il supporto all’innovazione e ai giovani imprenditori nel settore del turismo costituisce un asset di intervento prezioso per il Ministero ed il Governo» dichiara il Ministro del Turismo Daniela Santanchè. «Il programma di accelerazione ARGO ci ha consentito di stimolare la nascita di nuove startup innovative del comparto per portarle al livello dei migliori paesi europei, accelerare lo sviluppo di nuove soluzioni, tecnologie, modelli di business, facilitare i processi di trasferimento tecnologico da università ed istituti di ricerca. Il programma rientra inoltre nella più ampia strategia di promuovere il turismo come strumento prezioso per favorire l’occupabilità dei nostri giovani».

«Le soluzioni presentate oggi dalle startup che hanno partecipato alla prima edizione di Argo ci mostrano quanto la tecnologia e il digitale possano contribuire al settore del turismo e del travel» commenta Stefano Molino, Senior Partner di CDP Venture Capital e Responsabile Fondo Acceleratori, «Le startup sono state accompagnate in un percorso di crescita molto efficace grazie ai gestori del programma LVenture e VeniSIA, oltre che dei partner corporate e tecnici. Come Fondo Acceleratori continueremo a sostenere i migliori progetti, anche nelle fasi successive del loro sviluppo».

«Il turismo è un asset fondamentale per lo sviluppo economico del nostro Paese, come dimostra la forte ripresa degli ultimi due anni e può generare ancora più valore investendo in innovazione, dando impulso alla sua trasformazione digitale e ad una maggiore sostenibilità. Per questo, con Argo, vogliamo favorire la nascita e lo sviluppo di nuove tecnologie, piattaforme e modelli di business che possano posizionare l’Italia non solo come meta turistica d’eccellenza, ma come creatrice delle imprese del futuro di questa industry», ha affermato Antonella Zullo, Head of Innovation & Corporate Venturing di LVenture Group.

«A Venezia, Argo, l’acceleratore della Rete Nazionale CDP, è sostenuto da importanti partner, e condivide l’obiettivo di VeniSIA di trasformare le criticità in opportunità – commenta Carlo Bagnoli, direttore scientifico di VeniSIA – In particolare, il suo primo Demo Day ci presenterà alcune startup capaci di riportare il turismo alla sua condizione ottimale, ossia quella di risorsa per la nostra preziosa città e per il Paese, abbandonando il suo status di minaccia agli equilibri delle destinazioni turistiche».

«Le innovative soluzioni presentate dalle realtà selezionate per il Demo Day del programma traveltech Argo confermano la grande vivacità delle startup del campo turistico e delle potenzialità che queste rivestono per un settore tanto importante e strategico per il Paese – ha rimarcato Anna Roscio, Executive Director Sales & Marketing Imprese Intesa Sanpaolo -. Per il nostro Gruppo è fondamentale supportare la crescita delle startup facilitando il loro accesso agli investitori, alle aziende clienti e ai prodotti e servizi bancari: finalità che perseguiamo con il supporto delle competenze sviluppate da Intesa Sanpaolo Innovation Center, attraverso iniziative dirette di valorizzazione e collaborando con gli Acceleratori operanti negli ambiti a maggior potenziale. Non è un caso che ad oggi circa il 50% delle PMI innovative ed il 30% delle startup italiane abbiano colto le opportunità, anche non finanziarie, che siamo in grado di offrire».

«Siamo felici di aver partecipato a questo primo round di accelerazione che ha visto confrontarsi giovani start up che hanno dimostrato competenze, entusiasmo, motivazione e anche coraggio per cogliere le nuove sfide della travel industry – commenta Luca Belenghi, CEO di Human Company – Per un Gruppo come il nostro, con alle spalle una lunga esperienza nel mondo del turismo open air e impegnato oggi in un grande percorso di digital transformation, è importante sostenere le realtà capaci di individuare le soluzioni più innovative. L’obiettivo a lungo termine del Gruppo, infatti, è supportare lo sviluppo di un ecosistema di imprese all’avanguardia in grado di collaborare in modo sinergico tra loro per una industry sempre più competitiva e sostenibile. Sarà per noi sicuramente stimolante essere corporate partner anche per il secondo round che siamo certi genererà nuove opportunità».

«Come Scuola Italiana di Ospitalità siamo orgogliosi di aver contributo al percorso di accelerazione delle startup coinvolte, supportandole nella formazione del capitale umano e incoraggiando il networking con gli industry experts e le aziende del settore» ha commentato Francesco Ottoboni, Innovation Manager della Scuola Italiana di Ospitalitá.

Il Demo Day di Argo rappresenta la tappa conclusiva di un programma di oltre 5 mesi che ha visto le startup confrontarsi con i partner in oltre 25 appuntamenti di confronto e formativi tra cui seminari e lezioni, su argomenti quali Scrum & Communication, HR for startups, Understanding Investor, Product Management, Being a CTO, Accounting, Communication Kit, Metrics, Sales & Biz Dev, How to Pitch, Financial Planning, Fundraising, e che le porta ad essere oggi molto più competitive per affrontare i prossimi step di crescita.

Le startup presentate oggi durante il Demo Day di Argo sono:

Smartway: una piattaforma che consente alle aziende di gestire gli off-site per i dipendenti in borghi iconici, con l’obiettivo di coniugare l’incremento della produttività dei team e lo sviluppo locale, massimizzando l’impatto sociale;

Ulisses: software gestionale che permette di tracciare ingressi ed uscite dai porti, semplificando la burocrazia e risolvendo i problemi legati al censimento dei diportisti;

Skycab, piattaforma che consente di prenotare voli privati per medie e piccole tratte, anche non coperte dai voli di linea, con costi 10 volte più bassi;

Mapotapo: una piattaforma web dove le guide di avventure sportive certificate possono digitalizzare le loro operazioni e raccogliere e gestire le prenotazioni;

Tela: il primo software di gestione verticale nel settore culturale che permette l’integrazione in unica piattaforma di tutte le operazioni di gestione di un museo;

WeforGuest: software omnicomprensivo per la gestione dei servizi legati al mondo dell’Hospitality quali CRM, automazione e gestione dei flussi di lavoro, programmi fedeltà e di gestione dei ricavi;

Friland: piattaforma online che offre soluzioni di soggiorno ed esperienze locali in luoghi a contatto con la natura.

La startup insurtech BeSafe Group chiude Round Serie A da 3 milioni di euro

Round guidato da PranaVentures e Azimut Digitech Fund, con FNDX in qualità di Advisor, a cui hanno partecipato anche CDP Venture Capital SGR e business angel di rilievo

BeSafe vuole accelerare la sua crescita su Tour Operator, OTA e Agenzie di Viaggio e consolidare il posizionamento come partner insurtech di Hotel, attraverso una suite di prodotti dedicati ad assicurare i viaggiatori con un’unica esperienza di rimborso

In arrivo nuove assunzioni per intensificare la presenza in Italia ed Europa e crescere nei mercati ad alto valore turistico internazionale

BeSafe Group, azienda insurtech che opera dal 2018 nel settore travel coprendo oltre 14 paesi, tra cui Italia, Spagna, Francia e Grecia, chiude con successo un round da 3 milioni di euro, con l’obiettivo di rafforzare il team di vendita e intensificare la sua espansione in Italia e nel mondo. I nuovi fondi supporteranno anche lo sviluppo tecnologico di soluzioni assicurative personalizzate e dell’innovativa piattaforma di gestione dei sinistri, con l’obiettivo di tutelare gli incassi degli operatori turistici e offrire ai viaggiatori il rimborso in soli 7 giorni in caso di cancellazione. 

Il round è guidato da PranaVentures, venture capital specializzato in investimenti seed e post – seed e da Azimut Libera Impresa SGR, per conto del fondo Azimut Digitech Fund, con l’Advisory di FNDX – advisory company che mette a disposizione dei fondi di Venture Capital e Private Equity le competenze necessarie a investire in aziende dal carattere fortemente tecnologico e digitale. All’operazione hanno partecipato anche CDP Venture Capital SGR, che insieme a PranaVentures ha deciso di reinvestire confermando la fiducia nel settore del insurtech verticale sul travel, insieme a business angel strategici. L’operazione fa parte di un piano di sviluppo più ampio della società che ha già raccolto 1,7 milioni di euro tra il 2021 e il 2022, in gran parte ottenuti dagli stessi investitori oltre che da operatori specializzati quali LVenture Group, che ha accelerato la startup.

“Abbiamo deciso di competere in un settore dove i broker come BeSafe dettano il mercato e le compagnie assicurative giocano una partita secondaria per via della difficoltà di colmare il divario tecnologico” ha affermato Alessandro Bartolucci Ceo di BeSafe, ”Il nostro obiettivo è affermarci facendo leva sull’innovazione in questo settore puntando su tecnologia, customer experience e su un servizio clienti d’eccellenza”

Fortificare ulteriormente il posizionamento di BeSafe in Italia e velocizzare la nostra strategia di sviluppo anche all’estero” questi gli obiettivi della raccolta, ha dichiarato Francesco Brusco, Co-Founder di BeSafe, I fondi sono necessari a continuare il percorso di innovazione e ampliare il nostro team con nuovi talenti, in gran parte dedicati al rafforzamento del team commerciale e tech.”

Dal 2018 BeSafe Group mira a colmare il divario tra insurtech e hospitality grazie alla sua suite di prodotti. BeSafe offre una tariffa assicurata che si integra direttamente nell’offerta degli operatori turistici per garantire i loro incassi, offrendo al contempo un’esperienza di acquisto semplice e sicura al viaggiatore. Attivando il servizio, la compagnia assicurativa si fa carico del rimborso in caso di cancellazione da parte dell’ospite, sollevando la struttura da questa incombenza e garantendo il suo guadagno. 

BeSafe oggi si è evoluta in due direzioni: da una parte ha esteso la sua offerta anche al segmento dei Tour Operator, Agenzie di Viaggio e OTA, e d’altra parte ha sviluppato “Refund and Go”, una piattaforma di gestione dei sinistri alimentata da un algoritmo intelligente, che riduce a soli 7 giorni i tempi di perizia e rimborso. 

BeSafe Group ha già assicurato oltre 250.000 viaggiatori da tutto il mondo e costruito una vasta rete di oltre 1.600 clienti e oltre 50 partner tecnologici e compagnie assicurative come Axa, Europ Assistance, Revo ed Ergo. Grandi catene alberghiere come Voi Hotels, Arbatax e Best Western, nonché tour operator come AllTours, Dirotta da noi e REIMA Tours hanno già scelto BeSafe Group per proporre viaggi sicuri ai loro ospiti.  

Leonardo Saroni, Partner di PranaVentures “Siamo felici di poter continuare a supportare lo sviluppo di BeSafe Group. La loro soluzione insurtech si è dimostrata semplice e vincente sia per gli albergatori che per i viaggiatori, e risponde ad una crescente necessità di flessibilità nata dopo un momento complesso come quello della pandemia.”

“Siamo ancora una volta al fianco di BeSafe perché crediamo fortemente nel potenziale della loro proposta insurtech applicata al turismo, che ha superato in modo positivo la contingenza pandemica e ha saputo evolvere la propria offerta a un vasto network di partner e clienti” afferma Stefano Molino, Responsabile fondo Acceleratori di CDP Venture Capital Sgr “Abbiamo visto nascere e crescere questo brillante team e siamo orgogliosi di seguirne anche il salto dimensionale sul mercato estero”.

Fabio Nalucci, Founder di FNDX, “Siamo molto felici di aver supportato Azimut nell’investimento in BeSafe Group perché la società risponde pienamente alla nostra tesi di investimento che cerca iniziative concrete che abbiano già dimostrato la capacità di crescere in modo ambizioso ma anche di diventare profittevoli in tempi ragionevoli. Inoltre, l’investimento in BeSafe Group rientra in una logica di filiera integrata tra altre partecipate del fondo Digitech, nell’ottica di creazione di verticali di investimento che possano fare la differenza creando sinergie di go to market”.

Guido Bocchio, Head of Venture Capital di Azimut Libera Impresa SGR S.p.A. “La vita delle persone è sempre più dinamica ed oggi vi è maggiore consapevolezza da parte dei viaggiatori sull’importanza della flessibilità, con la possibilità di poter avere un rimborso qualora ci sia la necessità di cancellare un viaggio. L’offerta di BeSafe Group permette, dal lato del consumatore finale, di prenotare un viaggio in maniera sicura e, allo stesso tempo, fornisce ad albergatori e strutture ricettive una maggiore appetibilità, posizionandosi in maniera strategica e vantaggiosa rispetto ai bisogni del mercato. Riteniamo che il management team, grazie anche l’esperienza maturata nel settore degli alberghi, abbia le capacità di sviluppare ulteriormente le soluzioni proposte e scalare il mercato con successo”.

 

Innovazione, Creazione di valore e imprenditorialità: LVenture Group racconta i suoi primi anni

Si è tenuto nella serata di ieri “Envisioning: Venture Capital Showcase”, l’evento attraverso cui LVenture Group ha raccontato i suoi primi 10 anni di crescita, assieme ai principali attori dell’ecosistema dell’innovazione 

Pubblico delle grandi occasioni presso l’Hub di LVenture Group, che ha riunito, nella cornice della Rome Future Week, i principali attori dell’ecosistema italiano dell’innovazione in una serata di racconto dei primi 10 anni della Società, con uno sguardo proiettato verso il futuro.

Si è tenuto nella serata di ieri “Envisioning: Venture Capital Showcase”, evento che, attraverso il contributo di startup, corporate partner e ospiti di rilievo, ha raccontato il percorso di crescita di LVenture Group, società di Venture Capital quotata in Borsa e tra i principali operatori pre-seed e acceleratori di startup a livello europeo. 

Siamo partiti nel 2013 con l’obiettivo di dare impulso all’industria del Venture Capital e accelerare in Italia la nascita delle startup, la nuova impresa che crea valore attraverso l’innovazione e le tecnologie disruptive. Grazie a tutto il team di LVG, al supporto dei nostri soci e partner, LV.EN Holding, l’Università Luiss, CPI, Futura Invest, Chinastone, Accenture, Meta, Intesa Sanpaolo e tutti coloro che ci hanno accompagnato in questi primi 10 anni, abbiamo creato una filiera unica per la crescita e lo sviluppo delle startup, capace di generare valore sul territorio. Oggi LVenture Group è una realtà affermata nell’ambito del Venture Capital, tra gli investitori early-stage più attivi in Europa e con un portafoglio in forte valorizzazione. La Società è in prima linea nel campo dell’Open Innovation, dove collabora con le principali corporate italiane, tra cui Eni, FS e Leonardo, creando contaminazione industry-driven con l’innovazione delle startup. Si apre oggi una nuova fase per la crescita di LVenture Group e, attraverso la fusione con Digital Magics, sosterremo a livello internazionale la crescita dei talenti imprenditoriali italiani e delle corporate in prima linea sulla frontiera dell’innovazione. Consapevoli del percorso fatto e forti della nostra esperienza, siamo pronti a dar vita al tessuto imprenditoriale del futuro”, ha affermato Luigi Capello, CEO di LVenture Group.

Dal 2013 ad oggi LVenture Group ha investito in oltre 130 startup, di cui più di 100 sono attualmente presenti nel suo portafoglio, e ha realizzato 13 exit

Le startup di LVenture Group hanno raccolto complessivamente 175 milioni di euro, di cui 25 milioni di euro investiti direttamente dalla Società. Grazie al suo acceleratore LUISS EnLabs, nato dalla joint venture con l’Università Luiss, partner storico e socio principale, LVenture Group ha supportato lo sviluppo della nuova imprenditoria digitale italiana, creando più di 1800 nuovi posti di lavoro ad alto valore aggiunto.

LVenture Group co-investe nei settori del cleantech e del traveltech attraverso gli acceleratori della Rete Nazionale CDP lanciati da CDP Venture Capital: ZERO, acceleratore cleantech supportato dal main partner Eni, e Argo, acceleratore traveltech supportato dal main partner Intesa Sanpaolo e Intesa Sanpaolo Innovation Center.  

A fianco all’attività di investimento nelle startup, supportate nel percorso di crescita con un approccio “Full-Stack” dalle fasi iniziali fino all’exit, LVenture Group ha sviluppato attività di Corporate Venturing (Open Innovation), volte ad accelerare i processi di innovazione interni ed esterni delle corporate attraverso la metodologia e le soluzioni innovative delle startup. 

L’evento ha esplorato la filiera del Venture Capital sviluppata dalla società: dagli investimenti pre-seed e l’accelerazione delle startup, alla crescita nella fase di “scale-up”, fino al Corporate Venturing e agli “use-case” realizzati dalle startup a servizio del business delle corporate. 

Tra gli ospiti che hanno partecipato all’evento, Marco OgliengoCEO e Co-founder di Jet HR, startup che digitalizza l’intero processo di gestione del personale delle aziende abbattendo tutte le complessità burocratiche e tra gli ultimi investimenti di LVenture Group. Ogliengo ha testimoniato l’importanza degli investimenti nella fase pre-seed avendone recentemente chiuso uno da 4,7 milioni di euro, il più grande della storia in Italia: “L’ecosistema della startup sta vivendo un momento molto positivo. I capitali ci sono, i business angel sono diventati dei professionisti e i fondi hanno cambiato atteggiamento. Il round pre-seed che abbiamo di recente concluso ha attirato, non solo risorse, ma anche l’attenzione da parte di investitori e imprenditori che vedono in Jet HR la soluzione di cui hanno bisogno per la gestione del personale, perché in grado di generare importanti efficienze in termini di tempo ed economiche. Un’ulteriore conferma della validità del nostro modello ci arriva dal mercato: dal nostro ingresso, già 50 aziende di diverse dimensioni hanno scelto di affidarsi a noi per la gestione delle proprie risorse”.

Claudio Erba, CEO e Co-founder di Docebo, ha invece raccontato la sua esperienza alla guida di una “scale-up” di successo. Nata in Italia ma affermatasi subito sul mercato internazionale, Docebo è la piattaforma di e-learning, pioniera nell’utilizzo e sviluppo di algoritmi di Intelligenza Artificiale specifici per la formazione, oggi quotata al Nasdaq e alla Borsa di Toronto, con una capitalizzazione superiore al miliardo di dollari.

La sessione conclusiva dell’evento ha visto invece Mattia Voltaggio (Head of Joule – e ROAD – Rome Advanced District PMO) e Mirela Jianu, (Head of Technology Market Analysis & Benchmark, Open Innovation and Ecosystems Development Unit) di Eni, Daniele Pes (Head of Innovation, Technology & Digital Industrial Agreements & Partnership) e Rita Casalini (Responsabile Open Innovation) del Gruppo Ferrovie dello Stato assieme a Paolo Salvato, (Senior VP Strategic Innovative Projects) e Pierpaolo Gambini (Senior VP Innovation e IP) di Leonardo raccontare le frontiere dell’innovazione su cui si stanno concentrando le rispettive corporate e diverse iniziative di Corporate Venturing svolte in partnership con LVenture Group.

Nasce il leader italiano dedicato all’investimento in startup e all’open innovation. LVenture Group e Digital Magics approvano il progetto di fusione

– Fissato il rapporto di concambio: gli azionisti di Digital Magics riceveranno n. 46 azioni della società risultante dalla fusione ogni 5 azioni possedute, detenendone il 63% del capitale, mentre gli azionisti di LVenture Group ne deterranno il 37%

– Sottoscritto un accordo quadro volto a disciplinare l’operazione e un patto parasociale per regolare i rapporti tra i principali azionisti della società risultante dalla fusione

– Aumento di capitale di LVenture Group S.p.A. per massimi Euro 2,5 milioni riservato all’Università Luiss Guido Carli

I Consigli di Amministrazione di LVenture Group S.p.A. (“LVG”), operatore di Early Stage Venture Capital che investe in startup digitali ad elevato potenziale di crescita, quotato sul mercato Euronext Milan, e di Digital Magics S.p.A., business incubator certificato italiano, quotato sul mercato Euronext Growth Milan (“DM” e, congiuntamente con LVG, le “Parti”), hanno approvato, aisensi e per gli effetti dell’articolo 2501-ter del codicecivile, il progetto di fusione (il “Progetto di Fusione”) per incorporazione di Digital Magics S.p.A. (“Digital Magics” e, insieme a LVG, le “Società”) in LVG (la “Fusione” o l’ “Operazione”). Come anticipato dalle Società nel comunicato stampa diffuso in data 10 marzo 2023, l’operazione si inquadra alla luce dell’attuale contesto di forte crescita del mercato del venture capital in Italia creando un operatore di rilevanza a livello internazionale, con l’obiettivo di attrarre i migliori talenti e start up contribuendo alla trasformazione digitale delle imprese e al potenziamento dell’open innovation, per una sempre maggior creazione di valore e ritorno per gli azionisti.

L’Amministratore Delegato di LVG, Luigi Capello, ha commentato: “Con questa operazione inizia la seconda fase di sviluppo di LVenture Group, grazie all’importante aggregazione con Digital Magics che oggi annunciamo. L’obiettivo è creare un operatore con massa critica che vada al di là dei confini nazionali e ci porti a competere a livello europeo. Questo nuovo player sarà l’aggregatore di iniziative imprenditoriali e di capitali italiani e internazionali, portando la creatività imprenditoriale italiana su scala globale. Grazie al lavoro straordinario di tutto il team di LVenture Group e Digital Magics e al supporto e alla passione dei nostri azionisti, tra cui LV.EN Holding e l’Università Luiss, si apre una nuova era per le startup italiane e per tutte le corporate che hanno l’ambizione di innovare”.

Il Presidente Esecutivo di DM, Marco Gay, ha dichiarato: “Oggi è un passo importante che insieme a tutta la squadra di Digital Magics ed LVenture dà il via al più grande player italiano privato, dedicato all’investimento nei talenti e nelle start up e all’open innovation; è un punto di partenza e non di arrivo che ci vede uniti e pronti a crescere con un grande progetto industriale. Con l’operazione di fusione che stiamo realizzando, ripartiamo dai nostri primi 20 anni e portiamo avanti la nostra missione di fare sistema per crescere anche grazie alla grande capacità del management e di tutto il team e al supporto dei nostri soci storici, quali Tamburi Investment Partners S.p.A. e l’università Luiss Guido Carli, che credono in noi. Con questa unione che spinge il Digital Made in Italy a livello internazionale, – sono certo – daremo uno straordinario e concreto contributo a tutto l’ecosistema italiano dell’innovazione per gli investitori, le start up e le corporate.”

Jet HR chiude il più importante round pre-seed in Italia da 4,7 milioni di euro

Jet HR è la nuova startup – tutta italiana – nata da un’idea di Marco Ogliengo, già founder di una tech company di successo da cui ha effettuato l’exit nel 2021, e Francesco Scalambrino, top manager con responsabilità sul software di aziende ”unicorno”. Entrambi, nel corso della loro carriera, sperimentano le difficoltà della gestione burocratica del personale e, conoscendo le potenzialità della tecnologia, decidono di risolvere il problema.

I primi a credere in loro sono molti tra gli imprenditori e gli innovatori di maggior successo in Italia che, avendo condiviso la frustrazione di scontrarsi con linguaggi incomprensibili e attività time consuming legate alla gestione del personale, intuiscono subito le potenzialità del progetto.

Si chiude così per Jet HR il round pre-seed di €4,7 milioni, il più alto di sempre per il mercato italiano. Ad agire come lead investor nell’operazione Exor Ventures e l’Italian Founders Fund, affiancati da nomi quali Luca Ascani (founder di Lambda Alpha), Dario Brignone e Alberto Dalmasso (co-founder di Satispay), Max Ciociola (founder di Musixmatch), Luca Ferrari (founder di Bending Spoons), Luca Foresti (CEO Santagostino), Diego Piacentini (founder di View Different) , Matteo Pichi (founder di Poke House), Giorgio Tinacci (founder di Casavo), oltre ad altri angel investor che hanno ricoperto ruoli chiave in aziende tecnologiche internazionali, come David Clarke (già CTO Workday) e Joe Zadeh (già VP Product Airbnb).

Un elenco prestigioso che vede la partecipazione di altri diversi soggetti chiave dell’ecosistema dell’innovazione italiano quali: 2100 Ventures, B Heroes, Club degli Investitori, Ithaca Investments, Proximity Capital, PranaVentures, Plug & Play Tech Center, FG2 Capital, LVenture Group.

Un grande interesse generato da una visione molto chiara: entrare sul mercato da game changer per eliminare la complessità burocratica definendo un modello e relativa piattaforma tecnologica per la gestione del personale abbattendo tutte le barriere.  Svaniscono le barriere tra l’amministrazione (es. creare cedolini, raccogliere presenze) e l’IT (es. l’acquisto/noleggio di computer e la loro assegnazione), quelle che impongono una diversa gestione per personale dipendente e altri collaboratori aziendali e, non ultima, le barriere alla comprensione. Jet HR permette di gestire tutte le attività amministrative – pagare gli stipendi, assumere dipendenti e contrattualizzare persone a partita IVA – permettendo a imprenditori e manager di avere una fotografia chiara delle proprie risorse. Risolve, semplifica e automatizza la burocrazia di PMI, ma anche di startup e aziende già da tempo presenti sul mercato, che contano da 1 a centinaia di collaboratori, e che – con approccio “smart” – non smettono di guardare a tutte le opportunità possibili per creare efficienza e gestire al meglio la propria crescita. 

Marco Ogliengo, CEO e co-founder di Jet HR, commenta: “Come imprenditore ho vissuto la frustrazione tipica di chi fa impresa in Italia: ore e ore dedicate alla burocrazia, ad adempimenti amministrativi e a decifrare requisiti oscuri. In una PMI è difficile delegare materie delicate come il personale e gli stipendi: il tempo dedicato alla burocrazia è quindi spesso quello dell’amministratore delegato, la persona il cui tempo è il più prezioso. Jet HR è la soluzione che avrei voluto quando ho iniziato a fare l’imprenditore. L’adesione e l’entusiasmo di tanti altri imprenditori conferma che siamo sulla strada giusta”. 

Francesco Scalambrino, co-founder e Chief Product Officer di Jet HR, aggiunge: “La gestione efficiente di tutte le attività legate ai collaboratori, a partire dalla busta paga, è un elemento che può concorrere alla competitività stessa dell’azienda. Durante le mie esperienze all’estero ho riscontrato quanto imprenditori, amministrazioni o CFO, e HR Manager possano occuparsene con un livello di complessità, e quindi tempo dedicato, estremamente inferiore rispetto a quello richiesto nel nostro Paese. Noi vogliamo colmare questo gap per le nostre aziende italiane automatizzando attività che assorbono troppo tempo prezioso a risorse che, per ruolo e capacità, dovrebbero concentrarsi su attività strategiche”.

COME FUNZIONA

Attraverso un’unica piattaforma proprietaria, Jet HR non solo automatizza l’elaborazione del payroll (il processo di elaborazione, emissione e archiviazione delle buste paga), ma accompagna datori di lavoro e manager lungo tutte le fasi della vita lavorativa dei propri collaboratori. Da un’interfaccia semplice da comprendere e navigare è possibile accedere alle schede anagrafiche complete del personale, ottenere simulazioni sul costo del lavoro, inviare contratti e formalizzare le assunzioni autonomamente.

Jet HR va molto oltre e diventa l’unico interlocutore per tutta la gestione amministrativa, integrando, ad esempio, il noleggio e la consegna di PC per i collaboratori, la prenotazione di visite mediche, la partecipazione ai corsi di sicurezza e gli altri adempimenti obbligatori.

Ad ogni azienda cliente Jet HR si affianca con la propria soluzione mettendo a disposizione per chi lo desidera anche un consulente del lavoro partner. Jet HR sta infatti sviluppando un network selezionato di consulenti del lavoro iscritti all’albo che guardano e abbracciano la trasformazione della professione puntando a una consulenza proattiva e a valore aggiunto, come l’ideazione ed esecuzione dei piani di welfare, sempre più cruciali per attirare e trattenere i talenti, l’aggiornamento e l’identificazione di delicatezze o opportunità derivanti dall’evoluzione continua della normativa sul lavoro, e molto altro. 

Jet HR non si rivolge solamente alle aziende risolvendo i loro problemi, ma anche al personale. Attraverso un’app altrettanto semplice dà loro la possibilità, per esempio, di richiedere ferie, permessi, inserire note spese che, una volta approvate, confluiscono direttamente nei cedolini.

Nel suo insieme Jet HR ha tutte le caratteristiche per contribuire a rendere la relazione tra datore di lavoro e collaboratore sempre più fluida, chiara e trasparente.

Cyclando: round da oltre 500 mila euro grazie all’Equity Crowdfunding

96 gli investitori che hanno creduto nel progetto della startup modenese. 

– 4 i tour operator specializzati, 1 bike rental e 1 dmc fanno parte ora della squadra di Cyclando 

– AZIMUT ELTIF – Venture Capital ALIcrowd II tra gli investitori

Cyclando, la prima piattaforma di vendita online interamente dedicata ai viaggi in bicicletta, ha concluso con successo la sua prima campagna di equity crowdfunding su Mamacrowd raccogliendo oltre 500.000 euro da 96 investitori che hanno creduto nel progetto della startup modenese. Tra questi anche il fondo AZIMUT ELTIF – Venture Capital ALIcrowd II, quattro tour operator specializzati in cicloturismo e viaggi outdoor, un bike rental e un’agenzia turistica DMC, a dimostrare che la vision e mission dell’azienda è quella giusta. 

Il capitale raccolto servirà a sviluppare nuove feature digitali, dall’app alla personalizzazione del viaggio, e per rendere ancora più internazionale la piattaforma con possibilità di organizzare viaggi in tutto il mondo. 

Cyclando, nata nel 2019 come startup innovativa, ad oggi offre già oltre 1000 tour disponibili, provenienti da 130 tour operator specializzati in tutta Europa, e un fatturato 2022 decuplicato rispetto al 2020. Anche il 2023, a oggi, conferma il trend di crescita dell’anno precedente, avendo quasi quadruplicato il numero di richieste rispetto allo stesso periodo del 2022 e utilizzando solo un quinto degli investimenti in marketing. 

Cyclando è stata accelerata nel 2021 da LVenture Group, che ha selezionato la startup per la diciannovesima edizione del suo programma di accelerazione LUISS EnLabs e l’ha finanziata con il primo investimento pre-seed: “Cyclando intercetta un trend, quello del cicloturismo, in forte espansione per l’attenzione dei consumatori fortemente orientata alla sostenibilità e dove il digitale ricopre un ruolo centrale nella scelta della meta e dell’esperienza di viaggio. La startup ha saputo cavalcare questo trend da first mover, confermando una crescita costante del fatturato e siamo convinti che l’esperienza del team e gli sviluppi tecnologici in cantiere possano guidare un’ulteriore crescita, anche a livello internazionale”, ha dichiarato Giulio Montoli, Head of Pre-Seed Investments di LVenture Group. 

I dati del 2022 sul cicloturismo evidenziano questa tendenza: quasi la metà dei cicloturisti attinge dal web per informazioni e prenotazioni condividendo sui social e le comunità degli amanti delle due ruote, scatti dei luoghi visitati, recensioni, racconti e impressioni di viaggio, nonché i servizi e gli strumenti utilizzati per l’organizzazione dello stesso. 

La piattaforma, consapevole di questa dinamica, raccoglie le migliori proposte di cicloturismo in Italia e in Europa, personalizzabili e prenotabili direttamente grazie al suo motore di ricerca interno e ad un

sistema di filtri che consentono di impostare la tipologia di vacanza a 360 gradi: dalla bici che si desidera utilizzare, al tipo di percorso e di viaggio, nonché al numero di viaggiatori e il proprio livello di difficoltà, la durata della vacanza e il budget a disposizione. La startup nasce con lo scopo di avvicinare più persone possibili a un modo di viaggiare che fa bene a chi lo sceglie, ma anche all’ambiente, rendendo la progettazione di una vacanza cicloturistica un’esperienza facile, veloce e alla portata di tutti. Inoltre, da inizio anno si sono incorporati alla squadra un CFO con esperienza internazionali, un ufficio stampa dedicato alla comunicazione delle notizie corporative e di settore e un ADV specialist. 

“Grazie ai risultati del crowdfunding abbiamo accelerato significativamente lo sviluppo tecnologico, creando un vero e proprio gestionale che ci permette di gestire tutte le informazioni sui singoli viaggi e rendere estremamente veloce l’assistenza ai clienti.” racconta Riccardo Sedola, Ceo e co-founder di Cyclando, che aggiunge: “nei prossimi mesi rilasceremo diverse release del sito con l’obiettivo di rendere 10 volte più veloce la navigazione e permettere un’esperienza di programmazione e acquisto molto più coinvolgente, abbiamo in cantiere una app che permetterà ai cicloturisti di poter identificare i migliori percorsi ciclabili e stiamo consolidando il team grazie al supporto di professionisti di altissimo livello. Dopo gli anni difficili della pandemia, siamo finalmente nelle condizioni di portare il cicloturismo a un altro livello”. 

LVenture Group comunica l’exit della startup Filo

• Filo, software house specializzata in prodotti IoT basati su tecnologia bluetooth proprietaria, è stata acquisita da Traveler Innovations Ltd, azienda leader globale nel mercato dei prodotti per l’infanzia; 

• L’operazione di disinvestimento, la tredicesima realizzata da LVenture Group, conferma il processo di valorizzazione in corso e la maturazione del portafoglio della società;

• L’acquisizione di Filo conferma il crescente interesse di corporate basate nei principali ecosistemi dell’innovazione verso le startup e le tecnologie sviluppate nel nostro Paese.

LVenture Group S.p.A., holding di Venture Capital quotata sul mercato Euronext Milan di Borsa Italiana che investe in startup digitali ad elevato potenziale di crescita, comunica l’exit dalla startup Filo, acquisita da Traveler Innovations Ltd, azienda globale tra i leader nel mercato dei prodotti per l’infanzia, presente in oltre 80 Paesi nel mondo.

Con la cessione dell’intera quota di partecipazione di LVenture Group in Filo, la società realizza la tredicesima exit, confermando il processo di valorizzazione e maturazione in atto del suo portafoglio.

Fondata nel 2014 da Giorgio Sadolfo, Lapo Ceccherelli, Andrea Gattini e Stefania De Roberto, Filo è stata accelerata nello stesso anno da LUISS EnLabs, il programma di accelerazione di LVenture Group, e ha raccolto oltre 3 milioni di euro da co-investitori tra cui la stessa LVenture Group, Pi Campus e Al.Pe Invest.   

Dal lancio di Filo Tag, tracker che consente di ritrovare oggetti di uso comune come chiavi e portafoglio, la startup ha sviluppato la sua tecnologia bluetooth creando Tata Pad, dispositivo antiabbandono che rileva la presenza dei bambini sui seggiolini avvisando il genitore o i contatti di emergenza, divenendo rapidamente una delle aziende leader del settore.

L’acquisizione di Filo conferma il crescente interesse di corporate basate nei principali ecosistemi dell’innovazione verso le startup e le tecnologie sviluppate nel nostro Paese.

LVenture Group si complimenta con i Founder di Filo e tutto il team per la determinazione nel raggiungere questo traguardo e per gli ambiziosi obiettivi futuri.