di Mary Tagliazucchi
Coraggiose, preparate, tenaci, con idee innovative e all’avanguardia. Sono le CEO donne a capo delle oltre 1.200 startup italiane iscritte al Registro delle Imprese che, secondo gli ultimi dati di Infocamere, nell’ultimo anno si sono addirittura sestuplicate. Inizialmente infatti le nuove imprese ‘in rosa’ si attestavano solo a quota 17 ora sono arrivate a ben 114 attività.
Un trend positivo che vede accrescersi in modo significativo il ruolo femminile in settori in cui ci si trova ancora a scontare il gender gap delle imprese tradizionali. E, seppur in minoranza, le startupper italiane si dimostrano eccellenti: lo confermano i casi di successo di LVenture Group.
A partire da Codemotion, la community internazionale per sviluppatori di software fondata e ideata da Mara Marzocchi e Chiara Russo. Un progetto in rosa (oltre il 70% del team è composto da donne) e in costante crescita e oggi punto di riferimento per l’innovazione al femminile e non solo, con oltre 500.000 sviluppatori formati dalla community e più di 43.000 bambini coinvolti nel progetto “Codemotion Kids”. Non a caso Chiara Russo è stata inserita nella classifica delle ‘Inspring Fifty’ italiane, la lista delle cinquanta donne più influenti nel mondo della tecnologia nel nostro Paese, distintesi nel corso dell’anno e indicate quali eccellenze del settore nonché modelli a cui ispirarsi.
Tra i casi di successo che vedono la creatività e l’energia delle donne in prima linea si possono citare quelli di Carlotta Nizzoli, Co-founder di PlayWood: il sistema di assemblaggio innovativo che semplifica il montaggio e permette a chiunque di creare il proprio arredo. Ritroviamo fra le startup di successo in rosa anche quella di Elisabetta Mari, COO e fondatrice di 2hire: un device per il controllo da remoto e il tracking dei dati di ogni tipo di veicolo.
Per chi ancora pensa che i videogiochi siano solo una prerogativa maschile c’è il caso di Justine Silipo, Co-founder & CFO di GamePix, piattaforma online per la pubblicazione e promozione di videogiochi.
E ancora, Yakkyo, azienda che agevola le PMI nell’importazione e personalizzazione di merci dalla Cina, è la scommessa imprenditoriale di Carol Hsiao (Co-founder) mentre Laura Carpintieri ha contribuito, anch’essa come Co-founder, all’affermazione di Fitprime, il servizio digitale che consente l’accesso senza restrizioni di orari a tutte le palestre convenzionate al circuito
Premiati anche gli sforzi di Sabrina Taddei, creatrice e CMO di Together Price, piattaforma online ideata e progettata per consentire agli utenti di condividere il costo di abbonamenti e servizi, andando così a ottimizzare tempi e oneri degli utenti.
Storie, persone, idee e progetti molto diversi tra loro, che dimostrano però come l’ecosistema di LVenture Group sia in grado di creare condizioni più che favorevoli per lo sviluppo delle nuove forme di imprenditoria al femminile. Ad oggi, i settori che vedono il numero più alto di imprese guidate da donne sono quelli legati al mondo dell’informazione e della comunicazione, con 477 startup ‘in rosa’ distribuite sul territorio nazionale.
Rispetto gli anni passati questi ultimi dati – dove la presenza delle donne era ancora piuttosto marginale in questo competitivo settore – fanno ben sperare. Lo conferma anche il primo posto ottenuto dal nostro paese in Europa per quanto riguarda le ‘business angel donne’ che rappresentano al momento l’11,5% degli investitori. C’è ancora molta strada da fare, ma la direzione sembra essere quella giusta.